È stato un grande evento quando ieri, le prime 10 donne a Dubai hanno ottenuto la patente di guida. Forse per noi occidentali questa è una cosa più che normale e all’ordine del giorno, ma per queste 10 fortunate pioniere, e per tutto il mondo islamico in generale, è sicuramente una data da ricordare. Potremmo essere davanti ai sassolini che danno inizio alla frana che porterà le donne mussulmane a ver finalmente riconosciuti i propri diritti?
Notoriamente la figura femminile nella religione islamica è relegata ad un ruolo marginale rispetto all’uomo. Pochi diritti, quasi nessun ruolo all’interno della vita sociale e politica, insomma un po’ com’era da noi primi del 900’. Piano piano però, con una progressiva occidentalizzazione derivante dall’ inevitabile apertura verso il resto del mondo, sta portando alcuni cambiamenti interessanti.
Le donne arabe sono sempre più emancipate e, nonostante le difficoltà ancora fortemente presenti nel superare le barriere culturali della religione, stanno cominciando a rivendicare i propri diritti. Il fatto che l’ Arabia il 24 Giugno prossimo revocherà il divieto di guida alle donne in maniera ufficiale ne è un chiaro esempio. Le donne di Dubai che hanno ottenuto la patente sono quindi un importante traguardo, raggiunto dopo secoli di ingiustizie.
Va comunque sottolineato che anche se vi sono parziali aperture verso i diritti delle donne, la mentalità più radicata rimane tutt’ora presente e difficile da estirpare. Alcune attiviste per i diritti femminili ad esempio, rimangono ancora recluse nelle carceri per le loro manifestazioni di protesta. La speranza della comunità internazionale è che un giorno si arrivi a trovare un equilibrio fra tradizione ed innovazione anche per le cittadine arabe.