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Escort a Torino: quello che gli uomini non dicono

La richiesta di escort a Torino è sempre più in crescita ma da cosa dipende questo continuo incremento nella domanda di giovani e belle donne che fanno le accompagnatrici di professione? La risposta è da ricercarsi nelle abitudini degli uomini che spesso non parlano apertamente di certi loro comportamenti ma che non riescono a farne a meno. Vogliamo però premettere che qui non ci riferiamo nello specifico a rapporti di tipo carnale, molti infatti cercano solo persone con cui parlare o “trofei” da sfoggiare, ma vediamo di approfondire la questione.

Quello che spinge un uomo a cercare una escort a Torino differisce da persona a persona come già asserito poco più su, ma solitamente alla base di questa ricerca c’è un vuoto da colmare. Che si tratti di un semplice bisogno di contatto fisico, di una mancanza più psicologica o di un bisogno dovuto all’egocentrismo, queste donne sono viste come la soluzione perfetta. Discrete, brave a parlare, dolci quando serve, sono in grado di adattarsi alle richieste del cliente per soddisfarlo in ciò di cui ha bisogno.

Non c’è da stupirsi dunque se il fenomeno delle escort a Torino negli ultimi anni ha subito un’ incremento drastico. Anche la tecnologia ci ha messo del suo, rendendo il cercare e contattare queste ragazze molto più immediato e di facile accesso tramite appositi portali internet come quello riportato nel link in questo paragrafo. La discrezione e l’anonimato offerti dalla rete sono un notevole incentivo per quegli uomini che non vogliono far sapere delle proprie passioni.

Quindi riassumendo quanto detto, gli uomini non cercano queste donne solo per il banale bisogno fisico ma per colmare una mancanza nelle proprie vite che, in qualche modo, causa loro disagio. Forse le accompagnatrici non sono la soluzione migliore, ma ciò non di meno sono quella più rapida e di facile accesso.

Santa Napolitani

Curatrice editoriale per lavoro, arredatrice per passione.
Da oltre 20 anni sono attiva nel settore giornalistico a più livelli, avendo iniziando nella redazione de "Il Messaggero" come corrispondente.
Oggi sono la responsabile editoriale di varie testate online.

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