La “donna strumento” nel porno, realtà o disinformazione?

Il porno, nonostante le elevatissime critiche che ha ricevuto e continua a ricevere, rimane indubbiamente un’ industria fiorente. Negli anni però questo particolare tipo di intrattenimento è stato accusato di strumentalizzare la figura femminile al fine di soddisfare le fantasie maschili. Naturalmente è innegabile che i fruitori di questo medium siano per lo più uomini, ma nei filmati la donna diventa davvero uno strumento passivo o si tratta dell’ennesima accusa infondata da parte dei perbenisti?

Vi stupirà sapere che in merito esiste un reale ricerca scientifica che ha sottoposto ad un gruppo di persone, non a contatto fra loro, una serie di filmati gratuiti (circa un centinaio) presi dalla rete ed ha chiesto la loro opinione in merito al quesito. Ciò che è emerso è davvero affascinante poiché tutti hanno sottolineato come la “strumentalizzazione” dipenda interamente dal genere di perversione mostrata nel video.

L’uomo e la donna infatti sono equamente strumenti dell’altro, in alcuni generi come il fetish o il sitting è decisamente la donna a dominare, mentre in altri come il bondage o i bukkake a farla da padroni sono gli uomini. In particolare il genere MILF viene molto apprezzato proprio perché in questo tipo di filmati è quasi sempre la donna, matura e con molta esperienza a prendere l’iniziativa e a “condurre il gioco”.

Bisogna inoltre sottolineare come nella realtà lavorativa del porno i più svantaggiati siano sempre gli attori maschili poiché essi devono essere in grado di mantenere l’erezione nonostante tutte le pause tecniche, devono sapersi trattenere fino alla fine delle riprese e molto altro. Insomma non vi è una reale strumentalizzazione dell’uno o dell’altro sesso, ma un’ equa distribuzione a seconda del genere che si osserva.

Simona Scillato

Mamma, mamma e ancora mamma.
Poi sì, nel tempo libero riesco anche a lavorare! Che Wonder Woman, eh?

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