In queste ore il tanto discusso decreto vaccini, che rende obbligatorie le vaccinazioni per i bambini che vogliano frequentare la scuola pubblica, è in esame presso la Commissione Sanità che ne sta decidendo gli ultimi dettagli prima di passarlo al vaglio di Palazzo Madama. Le notizie fino ad ora trapelate parlano di una riduzione da 12 a 10 vaccini obbligatori, con l’aggiunta di 4 fortemente consigliati dalle Asl, oltre ad altre modifiche fra cui l’abbassamento delle multe per chi non vaccina e la rimozione della possibilità di perdere la patria potestà.
Le votazioni si sono svolte in nottata ma il lavoro non è ancora completo e la Commissione Sanità del Senato dovrebbe concludere oggi gli ultimi ritocchi a questa controversa legge, che già tanti contrasti ha causato e che sicuramente ne creerà in futuro. La diatriba vaccini si – vaccini no, è ancora aperta e rischia di creare uno scisma fra i genitori pro e quelli contro, che potrebbe portare ad altri problemi, primo fra tutti quello legato all’istruzione dei minori.
La norma, dopo gli emendamenti votati in nottata nel dettaglio presenta queste caratteristiche:
- 10 vaccini obbligatori e 4 consigliati (anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus);
- Il tetto massimo per chi non vaccina è stato ridotto da 7.500 euro a 3.500, con un minimo fisso di 500, che può variare a seconda delle vaccinazioni omesse;
- Tolto il possibile ricorso al Tribunale dei Minori in caso di reiterata mancanza di risposta dei genitori alle sollecitazioni delle Asl.
La volontà della Commissione Sanità del Senato è quella di smorzare i toni della polemica con sanzioni cospicue ma non pressanti, così da incentivare i genitori scettici a prendere in considerazione le vaccinazioni, fondamentali per la prevenzione di malattie debellate in passato ma che stanno tornando sempre più di frequente.